Nell’ambito del progetto Biblio In Movimento, i bambini e ragazzi della Scuola Primaria Collodi di Acquaviva, hanno vissuto due pomeriggi di letture assieme all’Associazione Culturale “Il Circolo del Grillo Parlante”.

Il Dott. Rocco Saldutti, Presidente dell’Associazione, ha condiviso con noi i suoi pensieri e quelli degli altri soci.

“La nostra Associazione, sempre in movimento, così come il nome della tipologia di azione del progetto Biblio In – Biblio In Movimento – ha raggiunto in bicicletta le scuole Collodi e Aldo Moro per passare un pomeriggio di letture e confrontarsi con i bambini sul concetto del bene comune.

Maira Petrelli ha introdotto questo concetto, parlando di qualcosa che fa bene a tutti noi ed è nelle disponibilità di tutti. Proprio per questo motivo, è importante preservarlo e conservarlo anche per chi verrà dopo. 

Ma il bene comune – continua Saldutti – non è riferito solo a beni materiali come gli ambienti di una scuola, le aiuole di un giardino, gli alberi.. Ci sono anche le persone e, in particolare, i bambini che sono il bene più prezioso per una comunità.

I bambini si sono dimostrati attenti a questi aspetti, condividendo anche piccole osservazioni sui più grandi, che spesso fanno finta di non vedere i danni fatti ai beni della comunità. Anzi, a volte non sono neanche di buon esempio, perché sono i primi a sporcare le strade, ad esempio. A volte ci chiediamo se non sia meglio premiare chi rispetta il bene comune piuttosto che “punire” chi non lo rispetta.

Rosadea Bertini ha scelto di leggere il libro “Come un albero”. Siamo come alberi, una comunità con radici intrecciate le une alle altre, dove ognuno, a suo modo, può aiutare l’altro in una reciprocità che non ha età, forma o dimensione…”l’albero che cresce lontano dagli altri, è fragile..”. Abbiamo bisogno di tutti per preservare quel bene comune che si chiama comunità di persone

Siamo tutti “gli altri” e siamo tutti “gli stessi”: ecco il messaggio che i bambini hanno colto di questo libro dice Adelaide Martellotta. Un libro per pensare e sentire la gioia di essere umani. Parte di un mondo che è bene comune e necessita della nostra unicità.

Angela Luiso ha scelto di leggere “C’era una volta un lago”, un lago azzurro, limpido, dove una rana salta, un elefante canta, una papera nuota con i suoi paperotti e un castoro si lava i suoi enormi dentoni. Ma il mostro del lago non è contento e spaventa tutti..! Ma perché?! Lui è sempre solo e si vergogna di farsi vedere com’ è realmente: ha una testa enorme e un corpo piccolissimo. Ma agli animali piace così, perché è se stesso e tutti diventano amici. 

E dopo la lettura, abbiamo chiesto ai bambini di imitare mostri innamorati, mostri arrabbiati e mostri annoiati. Tutti siamo un bene comune, anche se a volte sembriamo cattivi e mettiamo paura.

Capire cosa c’è dietro un comportamento significa trovare soluzioni che permettano a tutti di far parte di una comunità e di beneficiare dei beni di questa. 

Lucrezia Maselli invita i bambini a pensare come è diverso vivere da soli o in una comunità. Magari, se vivi da soli, si potrebbe anche gettare delle carte a terra e vivere in un mondo non pulito. Ma quando vivi con gli altri, devi tenere conto delle regole che possono essere utili a tutti per vivere meglio. Fra queste regole ci sono il rispetto per le persone e per le cose di tutti. Se si impara da piccoli a stare insieme agli altri da grandi saremo rispettosi delle leggi. 

Marisa Caporusso ha letto la storia di Amos, guardiano dello zoo dal cuore gentile. Trova sempre il tempo per una visita ai suoi amici animali giocando e leggendo per loro. Un giorno, però… Etciù! Amos si sveglia con il raffreddore e non se la sente di andare a lavorare. Allora i suoi amici partono dallo zoo per andare da lui e restituirgli le cure. Una delicata storia di amicizia e gentilezza che fa capire come se fai qualcosa per la tua comunità e per le persone che la compongono, allora è molto più facile che qualcuno ti aiuti quando sei in difficoltà. 

Insomma tante letture e spunti di conversazione con i bambini sul bene comune e sul senso di essere comunità, proprio in questo momento storico che sembra spingere verso una visione della vita incentrata solo su se stessi e sulle proprie convinzioni.”

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